Sinossi:
Nel corso di questo secolo il numero delle rivoluzioni accadute al Nord è notevolmente diminuito, mentre è aumentato al Sud. Le interpretazioni più recenti individuano nella rivoluzione un’efficace scorciatoia politica verso la modernizzazione che consentirebbe allo stato post-rivoluzionario di spezzare con rapidità la morsa dell’arretratezza e della stagnazione economica. L’autore controlla la validità di questa ipotesi interpretativa attraverso l’analisi dei principali caratteri della rivoluzione messicana del 1910-1940 e dei traguardi socio-economici raggiunti dal Messico nei tre decenni successivi.